Non dimenticare mai i colori, quando si parla di jazz. Questa è la storia di un compositore bianco e di una cantante nera che danzavano sulle note blu. Non avevano niente in comune: lui dandy lei prostituta, lei spavalda lui fragile, lui nel lusso lei in miseria. Niente in comune, a parte la musica. E per loro, la musica era tutto. Lei si arrampicò cantando da Baltimora a New York, lui da New York conquistò il mondo a suon di note. Lui era un giocoliere, in equilibrio tra Europa e America sul filo della melodia; lei una regina maledetta, che poteva inchiodarti una canzone dalle orecchie al cuore. Lui, George Gershwin, l’architetto di musical, lei, Billie Holiday, la signora che canta il blues. Non si incontrarono mai, ma s’incontrarono la voce di lei e la musica di lui e fu amore a prima vista: nel jazz la somma di bianco e nero non dà grigio, ma blu. Non dimenticare mai i colori, quando si parla di jazz.